Ti chiamavo «Professor Van Brink» a Chur, nel 1981, quando ci incontrammo per la prima volta e tu, sorridendo con garbata ironia, mi rispondevi «Doctor Utzeri» ; e già mi suggerivi che nella «grande famiglia», nella quale venivo accolto, il distacco formale non era richiesto. La familiarità ha aperto la strada alla conoscenza personale e questa alla stima. Stima, affetto e amicizia mi hai comunicato, e spero di aver fatto altrettanto, mentre lavoravamo insieme, lontani mille chilometri, tu spinta dal desiderio di servizio e di perfezione, io ispirato dalla tua chiarezza, specie nei momenti incerti.